Al momento stai visualizzando Il segno dei tempi, il radiotelescopio FAST cinese

Il segno dei tempi, il radiotelescopio FAST cinese

Il radiotelescopio FAST da 500 metri di diametro

I segni della decadenza del mondo occidentale ci sono e sono ben visibili in ogni settore dello scibile umano a partire dalla radioastronomia e nello specifico dalla distruzione, a causa di un evento naturale del radiotelescopio di Arecibo. Immortalato ad esempio nel film Contact trasposizione hollywoodiana del noto libro di Carl Sagan.

La Cina ha da tempo ormai operativo un radiotelescopio del diametro di 500 metri, il Five hundred meter Aperture Spherical Telescope o FAST.

La struttura principale verra’ ulteriormente ampliata con 24 antenne secondarie dislocate in un raggio di cinque chilometri attorno.

La costruzione dovrebbe concludersi entro il 2027.

Secondo Jiang Peng (Vice Direttore degli Osservatori Astronomici Nazionali dell’Accademia Cinese delle Scienze), le modifiche all’array principale del radiotelescopio FAST miglioreranno la sensibilità e offriranno una risoluzione angolare superiore rispetto ad altri array di radiotelescopi.

Il radiotelescopio FAST si concentrerà sull’acquisizione di nuovi dati relativi allo studio delle onde gravitazionali, Fast Radio Burst (FRB o lampi radio veloci), Gamma Ray Burst (GRB o lampi di raggi gamma), supernove, pulsar, e sull’analisi dei buchi neri e della struttura delle galassie ricche di idrogeno neutro. Sarà inoltre possibile monitorare oggetti vicini alla Terra, come asteroidi, e inviare segnali a navicelle operanti nel profondo Spazio. Dal 2016, anno in cui sono iniziate le rilevazioni, FAST ha individuato 900 nuove pulsar.

Il radiotelescopio

Un radiotelescopio è uno strumento scientifico utilizzato per rilevare e studiare onde radio provenienti da sorgenti astronomiche. A differenza dei telescopi ottici che osservano la luce visibile, i radiotelescopi sono progettati per captare le onde radio emesse da corpi celesti come stelle, galassie, pulsar e nebulose. Le onde radio possono provenire anche da regioni dello spazio inaccessibili alla luce visibile, come nubi di gas interstellare o aree attorno ai buchi neri.

Componenti principali:

  1. Antenna: Solitamente una grande parabola che raccoglie le onde radio.
  2. Ricevitore: Converte le onde radio in segnali elettrici.
  3. Analizzatore: Studia e processa i segnali ricevuti per estrarre informazioni scientifiche.

Applicazioni:

  • Mappatura del cielo in frequenze radio, invisibili agli strumenti ottici.
  • Studio di fenomeni cosmici come le esplosioni di supernove e l’evoluzione delle galassie.
  • Ricerca SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) per captare possibili segnali da civiltà aliene.

Radiotelescopi noti includono FAST in Cina e il Very Large Array (VLA) negli Stati Uniti.

Marco Franceschini

Dott. Ing. Marco Franceschini

Lascia un commento