Si potrebbe pensare che l’era degli smartwatch abbia avuto inizio con Apple, in tempi relativamente recenti. Seiko anticipo’ tutti, però, con il suo smartwatch UC-2000 che debutto’ nel lontano 1984.
L’UC-2000 era davvero all’avanguardia per la sua epoca. Presentava una CPU a 4 bit, 2 kilobyte di RAM e 6 kilobyte di ROM. La visualizzazione avveniva tramite un semplice LCD (display a cristalli liquidi) a caratteri 10×4 in un fattore di forma rettangolare, con quattro pulsanti nella parte inferiore. Contrassegnato come “elaboratore di informazioni personali”, era destinato all’uso con il dock UC-2100. Ciò aggiungeva una tastiera QWERTY fisica completa che interagiva con l’UC-2000 quando i due venivano combinati insieme.
Dettaglio del display a cristalli liquidi
La tastiera UC-2100 trasformava l’orologio in un vero e proprio computer. Quando l’orologio era montato sul dock, diveniva un sistema dall’aspetto ingegnoso, perfetto per l’esposizione di un collezionista di tecnologia. La tastiera aveva disposizione QWERTY con pulsanti extra per cambiare lingua e accedere a varie funzioni. Sul lato sinistro vi era un ritaglio quadrato dove l’orologio si inseriva, comunicando con la tastiera tramite elettromagneti. Anche l’interruttore di accensione e spegnimento si trovava nella parte anteriore.
La tastiera era abbastanza piccola da stare in tasca, ma non abbastanza piccola da poterla indossare al polso insieme a un orologio.